Ho pensato a come poter descrivere in due parole il weekend a Milano appena passato e, sarà il mix di lingue che mi porto dietro, sarà che Expo 2015 è sempre più vicina, ma le uniche parole che mi sono venute in mente sono state “very bella”. La verità è che in questo slogan si evidenzia l’intricato ecosistema di contraddizioni che permeano la città.
A metà strada tra Linate e Berlin Tegel, a diverse centinaia di metri dal suolo, al mio posto 4A di questo volo Airberlin, ripenso a Milano, che mi ha accolta ovviamente con la pioggia ma che proprio questa domenica mi mostra un cielo stupendo e la vista delle montagne; al Plastic dove il tipo all’ingresso prima ci rimbalza perché non siamo clienti abituali ma dove poi comunque entriamo e facciamo serata;
Al tappeto di coriandoli che ricopriva piazza duomo per i festeggiamenti del carnevale; alle mie amiche, a cui do appuntamento alle 6 ieri sera ma ovviamente non arrivano prima delle 6.45 :); al cameriere del bar più scrauso del mondo, che però ti serve lo spritz e te lo accompagna a suon di focaccine; al parrucchiere che ovviamente scrive 13€ in vetrina ma la fattura alla fine è di 24€; alla cena a base di pesce in porta Romana con gli amici di sempre; alla colazione al bar con cornetto e caffè; al profumo del ragù che si sente negli antri delle scale di qualunque palazzo; agli abbracci; al pranzo domenicale in leggerezza con burrata e salumi misti di antipasto, maccheroni al sugo con polpette e gli immancabili pasticcini di Clivati; al film il pomeriggio stesi sul divano sperando di digerire il pranzo quanto prima; ai programmi del dopo-partita con tutti i gol della domenica di campionato. Penso al mio posto finestrino in questa domenica sera dal cielo incredibilmente nitido che mi ha permesso di salutare Milano dall’alto.
Torno a Berlino, più carica che mai.
Ma non smetterò mai di amare questa città e questa terra, così piena di dritti-e-rovesci che la rendono assolutamente unica.
A presto,
Enrica