Mi preparavo allo scorso weekend da diverso tempo. Letteralmente. Per svariate ragioni. La prima tra tutte è che tornava Claudia a Berlino, ed ero certa che con la sua venuta sarei riuscita a scoprire un nuovo volto di questa assurda città, così piena di contraddizioni.
E’ arrivata giovedì sera e direttamente dall’aeroporto abbiamo cominciato a pianificare i successivi 3 giorni. A partire dalla cena di quella sera stessa.
Seguendo il consiglio del Blog della mia azienda, EatFirst, abbiamo deciso di testare l’hamburger di ZSA ZSA Burger, in realtà preferendo quello che non dichiarava un orario di chiusura intorno alle 22. Il locale ha uno stile curato ma non “sofisticato”. Ci hanno servito in meno di 15 minuti un Hamburger delizioso. Noi andiamo sempre sul classico Bacon and Cheese (perchè si sa, se non ha il bacon non è un vero Hamburger), ma la scelta era ampia e con un menu ricco di valide alternative, alcune dagli ingredienti piu vari. Quello che mi incuriosiva di più e che sicuramente tornerò per provare era THE LATVIAN (Beef burger with Brie and cranberries au gratin)…sicuramente una delizia.
L’indomani io lavoravo ma sono riuscita ad incontrare Cla al The Barn, una caffetteria in Prenzlauer Berg dallo stile “Californiano”. La differenza in questo locale la fanno i dettagli. Ed è davvero il caso di dirlo. Il legno e il color grezzo della juta dei sacchi del caffè sono predominanti e conferiscono calore all’ambiente. E’ affascinante osservare il metodo scientifico con cui filtrano alcuni tipi di caffè prima di servirli. A questo si aggiungono delle torte favolose per una colazione all’insegna della straordinarietà.
Per pranzo ho provato a portare Claudia alla Chipperfield Kantine,in Mitte. Bellissima, ma credo che solo un architetto o amante del design possa davvero apprezzare quel luogo.
Sfortunatamente la apprezzano in molti di più. Abbiamo trovato tutta la strtuttura riservata, e tristemente abbiamo dovuto ripiegare per pranzo in un Sushi a buon prezzo, che mi consentiva di tornare in ufficio per tempo.
Con la sera abbiamo dato il via al piano bellico che prevedeva di dimenticarci i nostri nomi al Monkey Bar. Al top floor del 25Hour Bikini Hotel, le sue vetrate si affacciano su Tiergarten lasciando a bocca aperta i visitatori. Un meraviglioso Moscow Mule ci aiutava a tornare in noi e a godere pienamente dell’atmosfera del posto. La coda per entrare non è stata troppo lunga, ma una volta su al Bar si fa un pò di difficoltà a trovare posto a sedere. L’alternativa è ordinare direttamente al Bar e poi sorseggiare camminando nel locale fino a che qualcuno non decide che ne ha avuto fin troppo di stupore e decide di andarsene. A quel punto il servizio migliora e le decine di camerieri presenti nel Bar prendono le ordinazioni direttamente ai tavoli.
Era stato tutto molto bello ma avevamo un desiderio: cenare al ristorante del Monkey Bar, al Neni. Ci avevano garantito fosse impossibile senza prenotazione ma ci abbiamo provato lo stesso, e ci siamo riuscite. Abbiamo solo dovuto attendere al Bar 1 oretta all’incirca; attesa più che egregiamente impegnata a sorseggiare un altro paio di Moscow Mule.
Il Neni, non è solo un posto esteticamente bello, ma ha una cucina Israeliana superlativa. Il menù è incredibilmente ampio, non tanto per le possibili scelte, ma letteralmente per il formato. Se ci andrete potrete capire di cosa parlo. La lista creava sicuramente tanta curiosità, ma ciò che come sempre mi affascina di più sono gli antipasti. Claudia mi aveva dato mandato di poter scegliere anche per lei, così ho scelto per me. Al doppio. Quattro diversi antipasti, tutti “small” nella tipologia di porzione, ho pensato bastassero a rendersi conto della cucina, ma abbiamo aggiunto un main course nel caso non fossero stati abbondanti. Lo erano. Abbondanti e squisiti. Hummus, Babaganoush e il twist on classic Hummusuka erano assolutamente il meglio. Sapori decisi e diversi dal solito. Claudia, ora te lo posso dire che il Babaganoush è a base di melanzane 🙂 Gli antipasti in realtà c’era da ordinarli tutti. Il conto ci è sembrato ridicolo alla fine, per cui è sicuramente consigliata la visita.
Ci sembrava brutto uscire dal ristorante e ripassare dal Bar senza prendere niente. Così giusto appena prima di lasciare il locale decidiamo di chiudere la serata con un altro Moscow Mule…a stare..
Il giorno dopo, Sabato quindi, abbiamo fatto colazione con amici in Kreuzberg, al caffè Ragù. Caffè rigorosamente Napoletano e anche in questo caso accompagnato da torte buonissime. Ho provato quella vegana alla nocciola. Finito il caffè abbiamo fatto un brevissimo giro in Markthalle Neun, ma ci siamo ritirate sul presto perchè alle 6 saremmo uscite per andare a compiere l’impossibile (e qui la seconda ragione della mia lunga preparazione al weekend, fisica intendo): correre la 10 KM Nike Women Run in Tempelhof. Ho così piacevolmente scoperto che l’impossibile in fin dei conti è possibile. E ne vestirò il simbolo ogni giorno (da confessare che non è che andassi alla velocità di una TAV). Comunque basta volerlo e come suggerisce Nike..Just do it!
Domenica abbiamo “chiuso” con il botto. Il tempo non era dei migliori, come era stato d’altronde lungo l’intero weekend. Ma volevamo ancora godercela e fare qualcosa di straordinario. Così abbiamo prima fatto colazione al cafè Strauss, all’interno di un cimitero. Detta così suona più macabra di quello che in realtà è poi stato. Il posto ha un che di magico, e una buonissima colazione in una location davvero inusuale.
Ci siamo poi avvicinate ad Alexander Platz e li abbiamo acquistato un biglietto per il Fernsehturm (per i più, la torre della TV che disegna lo skyline di Berlino). Abbiamo atteso anche in questo caso prima di poter salire, e anche in questo caso per il ristorante era richiesta la prenotazione.
Anche in questo caso, ci è bastato chiedere una volta su se c’era disponibilità per pranzare…ovviamente si 🙂 così il giro di Berlino io e Claudia ce lo siamo fatte sedute ad un tavolino in stile anni 70, ad altezza nuvole. Uno spettacolo davvero unico!
Verso le 4, e dopo circa 3 giri completi della città, abbiamo preso la strada verso Mauerpark dove pianificavamo di fare l’ultima delle nostre attività del weekend: la Fete de la Musique con l’evento sponsorizzato dalla Red Bull Music Academy.
La gente presente al parco e seduta su ogni angolo possibile della collinetta e immersa nel viola dei fiori selvatici del parco, dava all’ambiente un aspetto poetico e hippie.
E’ stato un weekend lungo, sorprendente ed intenso come ogni weekend che passo con lei. Berlino non ha finito di stupire, e sembra riservare il meglio per quando siamo insieme.
A presto,
Enrica