La premessa era talmente tanto familiare che non potevo che rispondere “Ci sto!”.
Eh si, perché per ogni italiano e barese che si rispetti il “caffettino” il pomeriggio è uno di quei riti irrinunciabili della giornata non-lavorativa.
Non mi sorprendeva infatti che la proposta mi arrivasse da un’amica ed ex-collega conosciuta qui a Berlino e ovviamente anche lei proveniente dal bel sud Italia e precisamente da Taranto.
Quello che però non mi aspettavo era il facile e prevedibile switch da caffè a birra, semplice e veloce come uno sbattere di ciglia.
Le intenzioni erano buone lo giuro, ma quando Aurelia mi ha mostrato dove stavamo andando non potevo resistere al richiamo della Pilsener.
Scendiamo a Kreuzberg e sebbene sia qui da tre mesi mi guardo ancora intorno con l’aria estasiata della turista per la prima volta a Berlino (mea culpa, tra vacanze natalizie e trasloco ultimato ieri e durato 3 lunghi Weekend, non posso propriamente dire di conoscere questa città).
Aurelia con la santa pazienza assiste a questo spettacolo osceno di me alle prime armi con la città ma elegantemente non dice nulla anzi si offre di farmi fare un giro. Ma non la trattengo a farmi da guida turistica, abbiamo un caffè da prendere. Ma appena arriviamo all’ingresso del “locale” ho capito che il caffè era già dimenticato.
Visto già in decine di post su FB e generalmente elencato tra “gli immancabili posti da visitare” a Berlino, entro nel meraviglioso Neue Heimat al Berlin Village Market.
Atmosfera deliziosa a contrasto con l’apparente “degrado” dell’area, queste luci segnano l’ingresso in un capannone allestito a Street food market.
Un posto in realtà ricercato negli odori e sapori, nelle luci e negli ornamenti delle bancarelle. Puoi assaggiare dal messicano all’italiano in un susseguirsi di coloratissimi mini-truck per Street food. Il tutto ovviamente accompagnato a scelta da pregiato vino e, devo dire, carissima birra.
Esperienza bellissima e inaspettata, in una Berlino più che mai sorprendente e misteriosa.
A presto,
Enrica