Scrivo dal treno che mi sta portando da Milano a Sirmione.
So che è un po’ che non butto giù due righe su quello che mi sta succedendo, ma è accaduto tutto così in fretta che non volevo scrivere nulla sulla scia dell’entusiasmo che suonasse come un cliché.
Provo a visualizzarmi dall’esterno del mio posto lato finestrino, come se mi estraessi da me stessa e mi vedessi dal di fuori di questo treno. Sono lì seduta a scrivere dal telefono, i capelli come sempre sono scombinati ma almeno ho avuto il tempo di mettere su un filo di trucco. Ammiro quelle ragazze che, cascasse il mondo, escono ogni mattina di casa come se fossero appena state dal parrucchiere. Mi domando di tanto in tanto cosa abbiano imparato loro che a me è mancato per riuscirci ogni dannato giorno. Ma poi faccio spallucce e vado avanti, con i capelli un po’ arruffati, che altrimenti non farebbero me. Ogni tanto alzo lo sguardo dal telefono per non perdere troppo a lungo il contatto con l’esterno, il paesaggio è rurale ma brillante nei colori, nonostante la giornata nuvolosa.
La mia vita è cambiata, per la terza volta. E per tutti quelli che possono credere che abbia fatto un passo indietro, beh in realtà ne ho fatto uno avanti e piuttosto lungo, seppur rientrando a Milano. Sono in città nuovamente da inizi Marzo e dipendente di una delle (se non La) società più incredibili al mondo. Sono una Noogler (new-googler). Parte di quel mondo che ho guardato per anni dall’esterno sperando che un giorno sarei riuscita a metterci piede. Oggi ne sono parte e vi risparmio il racconto di come sia da dentro, quello che si può sapere sulla vita da Googlers già l’hanno descritto in molti 🙂
Il rientro a Milano è andato benissimo, non mi ha sorpreso la familiarità con cui mi sono mossa in città (seppur leggermente diversa da come l’avevo lasciata grazie a Expo). È meravigliosa, elegante, vivace..Milano è davvero casa.
Non tutto ha rispecchiato le aspettative ma in molti casi queste sono state anche superate. A breve farò il trasloco sulla casa che affitterò sui Navigli e non vedo l’ora.
Per ora mi godo questo nuovo incredibile viaggio, in tutti i sensi, come sempre lato finestrino.
From Bari with love,
Enrica