Dannazione, troppo tempo che non scrivo..Sia chiaro, non che pensi che qualcuno ne abbia sentito la mancanza oltre me, ma ho avuto giornate, o anche settimane, davvero intense ed era difficile fermarsi a scrivere.
Dall’ultimo post ne sono successe di cose, a partire dalla venuta a Berlino di Claudia.
La sera stessa che è arrivata abbiamo cenato da Shiso in Mitte. Hamburger delizioso ma un po’ piccino; il gusto compensava.
Finito l’hamburger volevamo bere qualcosa e siamo finite a bere al Saint Jean, poco distante. Locale underground, letteralmente. Entriamo. Mi guardo intorno e vedo un sacco di uomini. Tanti. Solo uomini.
Perfetto, l’avevo portata a bere in un locale gay. C’era poco da fare le fighe alla Sex and the City, eravamo chiaramente di troppo. Le sole donne e tutti gli occhi addosso. È stato il Moscow Mule più veloce della mia vita. Chiediamo scusa del disturbo e usciamo “senza” dare troppo nell’occhio. Esperienza singolare.
Il giorno dopo abbiamo fatto il giro alla East Side Gallery, con i dipinti su quello che resta del muro e infine una birra al Klunkerkranich per farle godere il panorama.
Fatte le 3pm le propongo di passare da Treptower Park per assistere all’international pillow fight day.
Un trionfo di piume che svolazzavano ovunque nell’aria e persone così intente a darsele con i cuscini che non sentivano il freddo, il caldo, il dolore o le piume in gola (la cosa più seccante di tutte).
Ci facciamo ancora un giro e arriviamo al Neue Heimat, non potevo non mostrarglielo. Giornata dedicata al bazar di design. Lei è stata in grado di trovare il solo oggetto utile e a basso costo. Ha sempre occhio per queste cose.
Stanche morte siamo rientrate a casa.
Il giorno dopo di buona lena abbiamo fatto un giro culturale dell’architettura di Berlino. Cla ci prova sempre a insegnarmi qualcosa di valore. Poi un pranzo con i colleghi al Gorki Park e un rapido giro ai Gorki Apartments hanno reso la domenica davvero speciale. Conclusasi poi a Mauerpark al karaoke dell’arena.
In quei due giorni ho visto più di Berlino che in 6 mesi, che è una vergogna ma allo stesso tempo è stato come se la aspettassi. Per vederla con lei.
Perché è la sola con cui so girare il mondo ed è la sola che mi sopporta nel percorso!
A presto,
Enrica